In un altro articolo (Qui) si è analizzato il famoso film del 1999 dei fratelli Wachowski Matrix come esempio di applicazione pratica del Paradigma di Syd Field. Si è già spiegato (Qui) che si tratta di un modello di struttura narrativa nato per la stesura di sceneggiature principalmente. Tuttavia, si è detto più volte però che questo modello, detto anche modello in tre atti, è applicabile anche per la scrittura di altri tipi di storie, anche quelle per uno spot pubblicitario. Come ulteriore esempio pratico, di seguito c’è l’analisi dello spot pubblicitario della Coca-Cola per il Super Bowl del 2016.
IL SUPER BOWL
Per chi non lo sa, il Super Bowl è la finale di campionato della National Football League. È uno degli eventi più importanti degli Stati Uniti, seguito da milioni di persone. Durante l’evento, artisti selezionati cantano l’inno nazionale e si esibiscono in concerti. È anche l’occasione per i grandi marchi di pubblicizzare i loro prodotti e condividere anteprime, per questo preparano spot ad hoc.
Quello del 2016 è stato la 50° edizione dell’evento sportivo che si è tenuto il 7 febbraio ed è stato soprannominato il “Super Bowl d’Oro” (“Golden Super Bowl” in inglese). Questo per tre ragioni: l’evento si è tenuto in California conosciuta come “The Golden State”; nell’impianto dei 49ers, squadra di football che prende il nome dai minatori della corsa all’oro; e infine il 50° anniversario è conosciuto come “Nozze d’oro”.
LO SPOT DELLA COCA-COLA
Al Super Bowl 2016, tra i vari spot mandati in onda, c’è stato anche quello della Coca-Cola per la pubblicizzazione del nuovo prodotto: la mini lattina da 150ml. Lo spot è stato realizzato in collaborazione con Marvel che in quell’anno aveva rilasciato il nuovo film Captain America: Civil war. I protagonisti sono infatti due supereroi Marvel, Bruce Banner/Hulk e Scott Lang/Ant-Man, che si contendono una lattina della famosa bevanda frizzante.
ANALISI DELLO SPOT
PRIMO ATTO
Lo spot si apre con una inquadratura su un laboratorio. Una scritta in sovraimpressione ci fa sapere che si tratta del laboratorio del Dottor Bruce Banner.
Il frigo del laboratorio si apre, la mini lattina di Coca-Cola si muove. È Ant-Man che la sta rubando ed è ironico. Qui si gioca sul fatto che la lattina è piccola come può essere l’eroe formica e che Scott Lang nel rispettivo film è finito in prigione per furto di dati da una società.
Il Dottor Banner sopraggiunge in laboratorio, si vede solo la sua sagoma al di là della porta di vetro e il rumore di chiavi.
“Hey Bruce, non ti dispiace se prendo questa ultima lattina vero? Grazie, ciao!” dice Ant-Man prima di saltare dalla finestra per scappare.
PRIMO PUNTO DI SVOLTA E PRIMA PINZA
Banner si accorge del furto e questo è il primo punto di svolta. Ant-Man atterra sul marciapiede con la lattina tenuta sulla testa, si sente un urlo di rabbia.
Un furioso Hulk salta dalla finestra distruggendola e atterra anche esso sul marciapiede. Questa è la prima pinza.
SECONDO ATTO
“A quanto pare ti importa, mi dispiace amico” urla l’eroe in miniatura prima di scappare con il bottino.La fuga di Ant-Man dal gigante verde domina il secondo atto. Il piccolo eroe corre per la strada cercando di non farsi schiacciare da auto e passanti.
PUNTO DI NON RITORNO
Hulk scatta all’inseguimento e questo costituisce il punto di non ritorno della storia.
SECONDO PUNTO DI SVOLTA E SECONDA PINZA
Ant-Man corre sulla lattina facendola rotolare sul marciapiede, nota un canale di scolo. La lattina è abbastanza piccola da passare insieme a lui ma dall’altra parte si ritrova in un vicolo cieco. “Dannazione, non va bene” esclama.
Hulk lo raggiuge e lo intrappola. Ora Scott deve scegliere: farsi schiacciare ironicamente come una formica oppure cedere il bottino. Questo è il secondo punto di svolta.
“Ok, Ok, sei davvero arrabbiato” dice prima di lanciare la mini lattina all’amico Avenger. Il gigante verde però è troppo grosso mentre la lattina è troppo piccola per le sue mani, infatti non riesce ad aprirla. Questa scelta è la seconda pinza.
TERZO ATTO
Hulk cerca di aprire la lattina ma invano, grugnisce e urla infastidito e deluso. “Calmati” afferma l’eroe formica prima di saltare sulla mini lattina e aprirla per l’amico.
I due amici condividono la bevanda e lo spot si conclude con la comparsa della frase “Sometimes you just want a little Coca-Cola”.