Il Paradigma di Syd Field è un modello di struttura narrativa nato per la stesura di sceneggiature. Secondo il creatore, tutte le sceneggiature dovrebbero essere scritte seguendo questo modello in 3 atti. Come lui stesso afferma “Le sceneggiature che funzionano seguono il paradigma. Non fidatevi solo delle mie parole. Andate a vedere un film e vedete se potete determinarne la struttura”. Di seguito c’è l’analisi del film Matrix uscito nel 1999 diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski con Keanu Reeves, Laurence Fishburne e Carrie-Anne Moss nel ruolo dei protagonisti rispettivamente Neo, Morpheus e Trinity.
PRIMO ATTO
Il film si apre con una sequenza d’azione in cui una donna vestita di nero lotta con quattro e più agenti, tutti armati e con tute antiproiettile. È Trinity, una dei protagonisti, che con delle agili e accattivanti mosse riesce a scappare. La seguiamo mentre salta da un tetto all’altro, da un edificio all’altro, incurante della forza di gravità, fuggendo dagli Agenti Senzienti. Letteralmente vola nell’aria poi corre a piedi superando un camion diretta verso il telefono che squilla in una cabina telefonica. Riesce a raggiungere il telefono, afferra la cornetta appena prima che il camion guidato da uno degli Agenti si schianti direttamente contro la cabina.
Non si hanno ancora informazioni sufficienti per capire, non si sa chi sia Trinity, sei una dei “buoni” o una dei “cattivi”, di cosa parla la storia, come si evolverà e chi è il protagonista principale.
Thomas Anderson, soprannominato Neo, viene presentato come un hacker/impiegato d’ufficio alla ricerca di risposte, o meglio di chi può dargliele, cioè Morpheus, su cosa è Matrix.
Trinity incontra Neo in un club mentre questi è sulle tracce di Morpheus e lo avverte di essere in pericolo.
“Sei in pericolo, ti ho portato qui per avvertirti. Ti stanno controllando, Neo.” gli dice. Lei sa esattamente cosa sta cercando e aggiunge che “la risposta ti sta cercando e ti troverà, se lo vuoi” e se ne va.
Successivamente si viene a sapere che tutti siamo in un universo parallelo e che Matrix è una realtà virtuale, un’illusione, che gli esseri umani sono stati programmati ad accettare. Il mondo reale è stato ricreato da una razza di macchine chiamate AI (Intelligenza artificiale).
Morpheus è impegnato in una guerra contro Matrix per cercare di rivelare la verità e liberare l’umanità dal controllo delle macchine. La speranza di chi lotta come lui è di trovare “L’eletto”, un essere umano dotato di poteri divini che li condurrà nella battaglia finale.
Morpheus crede che Neo sia il prescelto.
Neo al lavoro riceve un pacco contenente un telefono che squilla, dall’altro capo c’è Morpheus che lo avverte che gli Agenti stanno arrivando e lui ha due modi per uscire dall’edificio: dalla finestra appeso nel vuoto a centinaia di metri di altezza oppure con loro. Neo è costretto a scegliere.
Il tema della scelta è ricorrente per tutto il film di Matrix ed è cruciale. Neo è come Amleto, incarna l’archetipo dell’eroe riluttante che è chiamato a compiere una pericolosa missione. Per portarla a termine deve scegliere, deve diventare consapevole e soprattutto deve accettare il suo ruolo e il suo destino.
A questo punto le premesse della storia sono state stabilite, i personaggi sono stati introdotti e sono state date le informazioni necessarie per capire la situazione iniziale.
Il primo atto si conclude con l’incontro tra Neo e Morpheus.
PRIMO PUNTO DI SVOLTA E PRIMA PINZA
Neo e Morpheus si incontrano e il protagonista è messo di fronte a un’ulteriore scelta. Questo incontro costituisce il primo punto di svolta nella narrazione.
Qui c’è l’iconica scena delle pillole.
“Nessuno di noi è in grado di descrivere Matrix agli altri, dovrai scoprire con i tuoi occhi che cosa è. È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel Paese delle Meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio”
Pillola blu per tornare nel mondo ordinario, pillola rossa per la verità. Neo prende senza esitazione la pillola rossa ed ha inizio il suo cammino di rinascita. La scelta di Neo di voler scoprire la verità è la prima pinza che manda avanti la narrazione.
SECONDO ATTO
Mente e corpo sono collegati ma sono anche entità separate, controllare la mente vuol dire controllare la realtà e il proprio destino. Neo deve imparare questo e per farlo deve addestrarsi sia nel corpo che nella mente. Tramite computer impara le arti marziali e acquisisce nuove abilità ma la cosa più importante che deve imparare a fare è liberare la propria mente dai confini in cui è stata abituata a vivere. Solo così potrà sbloccare il vero sé e il suo infinito potenziale e soprattutto potrà capire che essere “L’eletto” è una scelta e non un’imposizione.
L’allenamento di Neo domina tutto il secondo atto.
Una volta completato l’addestramento, Morpheus lo porta dall’Oracolo.
PUNTO DI NON RITORNO E SECONDA PINZA
L’incontro di Neo con l’Oracolo costituisce il punto di non ritorno nella storia. Il personaggio dell’Oracolo, interpretato da Gloria Foster, non è come ci si aspetterebbe che fosse, magari un vecchio saggio con la barba lunga. No, è presenta come una gentile signora di mezz’età che prepara dei biscotti. Lei sa che Neo dubita di sé stesso. “Sono solo un uomo” le dice e ciò dimostra che la sua mente è ancora confinata entro dei limiti. L’Oracolo è come uno specchio, riflette ciò che Neo pensa e lui crede di non essere “L’eletto” ma Morpheus sì.
“Morpheus crede ciecamente in te e né tu né i suoi riusciremo a convincerlo del contrario. Crede in te al punto che finirà per sacrificare la sua vita per salvare la tua”
L’Oracolo avverte Neo che dovrà fare una scelta, dovrà scegliere tra la sa stessa vita e quella di Morpheus. “Uno di voi dovrà morire, chi sarà dipende da te” afferma. In pratica quello che gli sta dicendo e che fin dall’inizio ha cercato di fargli capire è appunto che solo lui può sapere di essere “L’eletto” o meno e che solo lui può scegliere di esserlo.
La profezia dell’Oracolo si avvera, Morpheus attacca gli agenti per salvare Neo e viene catturato. Questa azione è la seconda pinza che porta avanti la storia.
SECONDO PUNTO DI SVOLTA
Neo decide di salvare Morpheus e con Trinity si accinge a liberarlo dagli Agenti. Qui c’è un’altra iconica scena d’azione realizzata grazie a un misto di computer grafica e stuntman. La famosa scena in cui Neo evita i proiettili degli Agenti piegandosi all’indietro in rallenty.
Neo riesce a salvare Morpheus. Lui e Trinity escono da Matrix ma Neo viene intercettato dall’Agente Smith (interpretato da Hugo Weaving). C’è una lunga e ardua battaglia che purtroppo vede Neo sconfitto.
TERZO ATTO
Neo giace esanime sulla poltrona fuori Matrix mentre Trinity gli sussurra ciò che l’Oracolo le aveva detto.
“L’Oracolo mi aveva detto che mi sarei innamorata e che l’uomo che avrei amato sarebbe stato l’eletto. Capisci quello che dico, non te ne puoi andare, non puoi morire”
Si dice che l’amore sia la forza più potente, capace di superare qualsiasi ostacolo e qualsiasi limite, anche la morte. L’amore è così forte da continuare a vivere per sempre nelle menti e nei cuori delle persone, non muore mai. L’amore di Trinity riporta in vita Neo, non importa come, ma “L’eletto” si rialza e torna a combattere. Indimenticabile e altrettanto iconica come le precedenti, è la scena che avviene qui di Neo che ferma i proiettili a mezz’aria con la sola forza del pensiero.
Neo ha finalmente accettato il suo ruolo, è rinato, la sua mente è libera dai limiti imposti dal sistema. Sconfigge l’Agente Smith che viene distrutto, egli non è altro che la rappresentazione virtuale delle macchine che dominano il mondo reale.
“So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura, paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire. Sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini, un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo dipenderà da voi e da loro”
Questo è il discorso che Neo fa alla fine del film prima di spiccare il volo in mezzo alla folla di gente.
CONCLUSIONI
Matrix è uno dei film più iconici che siano mai stati realizzati. È una pietra miliare nel campo dei film di fantascienza e azione e offre molti spunti di riflessione per quanto riguardo la condizione umana e il suo rapporto con la tecnologia.
Esso è uno dei tanti film che si possono analizzare con il Paradigma di Syd Field.
Sul sito ufficiale dello sceneggiatore stesso è possibile trovare molti altri esempi di film come Matrix analizzati con il suo paradigma. Egli credeva che dietro ogni sceneggiatura ci fosse questa struttura.
Come già detto all’inizio di quest’articolo e come spiegato nel relativo articolo, questo modello nasce per la sceneggiatura ma può essere applicato anche ad altri tipi di narrazione.
A questo link trovate l’analisi di uno spot commerciale realizzata con questo modello come ulteriore esempio pratico.