Quanto è importante il modo in cui appariamo? Quanto esso influenza la nostra capacità di avere relazioni e successo? Cosa si nasconde dietro il modo di apparire delle persone? Cosa c’è dietro la loro maschera fatta di falsi sorrisi e vestiti alla moda? Questi sono sostanzialmente i temi su cui si basa All of You.
All of You è un webtoon cinese scritto e illustrato da Liang Azha. Il titolo originale è Ke Zai Mei Yan Jian (in kanji 刻在眉眼间) ed è pubblicato in patria da KuaiKan Manhua. E’ un manhua damnei, ovver un fumetto boyslove, che racconta la storia di Qi Shi, a buon fotografo con un “problema” con il suo particolare aspetto e Nan Jue, un suo vecchio compagno di classe, che lavora come consulente d’immagine.
TRAMA
Qi Shi ha sempre avuto un aspetto minaccioso e questo non gli ha permesso di inserirsi nel mondo del lavoro. Nan Jue, al contrario, è un consulente d’immagine. Dopo anni, i due si rincontrano e Qi Shi accetta di farsi aiutare da Nan Jue, ospitandolo in casa sua. Lezione dopo lezione, tante cose cambiano: i modi di Qi Shi, le verità di Nan Jue e soprattutto… i sentimenti dell’uno per l’altro.
UNO STILE UNICO E UNA STORIA PROFONDA
All of You include 4 volumi, ho letto il primo e sono rimasta sorpresa dallo stile dei disegni e dalla profondità e dalla serietà dei temi della storia. Liang Azha è conosciuto per il suo stile unico, leggero, delicato e basato sui colori pastello. Io non lo conoscevo prima di imbattermi nel suo manhua un giorno mentre cercavo uove storie da leggere. Sono stata immediatamente colpita dalla cover (ho letto l’edizione cartacea in variant cover pubblicata da Jundo) e la trama, così ho deciso di dargli una possibilità e non sono rimasta affatto delusa.
RIMPATRIATA SCOLASTICA E OFFERTA DI LAVORO
All of You inizia con l’incontro, durante una rimpatriata scolastica, tra Qi Shi e Nan Jue. I due giovani ragazzi erano in classe insieme alle elementari. Il consulente d’immagine ricorda bene Qi Shi, diversamente da lui che all’inizio non lo riconosce. Dopo una breve chiacchierata, entrambi ricordano i tempi della scuola.
Qi shi è rimasto a fissare Nan Jue per tutta la durata della rimpatriata, chiedendosi come facesse il ragazzo ad essere così socievole e ben accettato dagli altri compagni di classe. Qi Shi è un bravo ragazzo, un buon fotografo ma sfortunatamente ha un aspetto minaccioso che spaventa le persone. Per questa ragione, non riesce a trovare un lavoro e non ha amici.
Nessuno ha mai osato avvicinarsi a Qi Shi fin da quando era bambino. Nonostante dall’esterno ciò non sembra colpirlo più di tanto, in realtà dentro di sè il fotografo ne risente, non solo a livello personale ma anche e sopratutto a livello professionale. Il padre infatti, come si legge nel fumetto, ha fatto molti sacrici per mandare Qi Shi all’Università e il ragazzo non vuole deluderlo. Nan Jue si offre di aiutarlo con il suo “problema” e Qi Shi, convinto dall’affabilità del consulente di immagine, accetta.
Inizia così il loro viaggio insieme. Nan Jue si trasferisce da Qi Shi e i due iniziano a lavorare sull’attitudine e il comportamento del fotografo.
ESSERE VS APPARIRE
“L’abito non fa il monaco”, “L’apparenza inganna”, “Non si giudica il libro dalla copertina”… sono certa che avete sentito queste frasi prima. Sono tre comuni detti che mi sono venuti in mente mentre leggevo questo primo volume di All of You. Da un certo punto di vista essi rappresentano i due protagosti, in particolare due di loro rappresentano Qi Shi e il restante Nan Jue. Lasciate che vi spieghi.
Quando Qi Shi accetta l’offerta di Nan Jue è riluttante. Il consulente d’immagine gli spiega che il modo in ci si veste e ci si comporta è importante per avere successo e ottenere ciò che vogliamo, che sia un lavoro o qualcos’altro. Qi Shi non ci crede e afferma che nessuno dovrebbe essere giudicato per l’aspetto quanto piuttosto per le capacità e le abilità. Giusto ma irrealistico, specialmente per la società in cui viviamo oggi.
IL MODO IN CUI APPARIAMO CONTRIBUISCE A DEFINIRCI MA…
Oggi, ed è un po’ triste dirlo, il modo in cui appariamo è diventato più importante di quello che siamo. Culturalmente parlando, è vero quello che dice Nan Jue, il modo in cui appariamo contribuisce a definire noi stessi, la nostra identità. E’ un modo di comunicare è legato al comportamento e all’attitudine ce si ha.
Per questa ragione alcune aziende hanno strette regole legate all’abbigliamento e all’aspetto esteriore. Quando veniamo assunti da un’azienda, noi ne diventiamo una sorta di sponsor dei valori e dell’immagine. Questo potrebbe spiegare perchè Qi Shi non riesca a trovare un lavoro da un parte. Dall’altra però, come si legge, lui è spesso vittima di pregiudizi e questo non è giusto. Ciò è dovuto al fatto che nella società moderna, ma anche prima come criticava Pirandello stesso, l’apparenza ha più valore della sostanza
APPARENZA VS SOSTANZA
Apparenza e sostanza dovrebbero essere considerate insieme. Il modo in cui appariamo dovrebbe riflettere chi e cosa siamo ma non è sempre vero. Il sopramenzionato Pirandello, il famoso scrittore italiano, affermava che l’uomo è diviso tra apparenza e sostanza, tra maschera e volto.
Tutti indossano una maschera che non riflette la loro vera essenza e che nasconde le loro identità, le loro paure e le loro debolezze. Tutti sono uno, nessuno e centomila come riporta il titolo di uno dei suoi più celebri libri perchè tutti indossano più maschere. Alcune sono scelte personalmente ma la maggior parte di esse sono imposte dalla società.
Tutti noi indossiamo maschere diverse ogni giorno, siamo nati come uno poi siamo diventati centomila ed infine diventiamo nessuno perchè realizziamo che nessuna di quelle maschere rappresenta veramente noi stessi. Questo è il cuore del romanzo scritto da Pirandello dove il protagonista Vitangelo Moscarda affronta una crisi d’identità.
Le maschere che le persone indossano impicano giudizi e pregiudizi. Nessuno sa cosa c’è dietro di loro, per questo nessuno dovrebbe giudicare senza conoscere. Lo dice anche Qi Shi ad un gruppo di idioti che stava sparlando alle spalle di un’altra persona.
RELAZIONI TOSSICHE E VIOLENZA
Qi Shi non è il solo che indossa una maschera. Anche Nan Jue ne ha una ma a differenza del suo compagno di scuola, la sua non è un’imposizione, è una scelta, almeno così si può supporre. Sì, supporre, perchè la storia personale di Nan Jue viene solo accennata in questo in questo primo volume.
Apparentemente, il consulente d’immagine ha un problema con il suo partner che è probabilmente un ex da cui sta scappando. Il suo corpo è coperti di lividi e segni che fanno pensare che sia vittima di violenza domestica e che per il momento abbia scelto di scappare e nascondersi.
Tutto verrà sicuramente spiegato nei prossimi volumi. Ad ogni modo, questa è una questione importante non solo nella storia ma anche nella realtà presente. E’ un questione importante e complicata di cui discutere. Per cui, diciamo solo che nessuno dovrebbe soffrire di violenza di alcun genere, coloro che la perpetrano dovrebbero essere denunciati alle autorità prima che il peggio possa capitare.
IN CONCLUSIONE
Forse sono stata un po’ prolissa o forse no. Comunque sia, ho apprezzato questa prima parte della storia di All of You. Qi Shi riuscirà a cambiare se stesso? Nan Jue sarà onesto e dirà la verità al suo compagno di classe? La risposta a queste domande è continuare a leggere.